Red Hat Summit 2008: Day 1


E’ iniziato questa mattina il Red Hat Sumit numero 4, l’apertura del quale è stata affidata a due keynote molto molto interessanti:
La prima è stata fatta dal neo Presidente e CEO(Chief Executive Officer) di Red Hat Jim Whitehurst, che a parte il messaggio di benvenuto a tutti gli ospiti, ha focalizzato il discorso sulla mission di RH cioè consolidare e potenziare il felice rapporto che si è instaurato fra la community open source ed i clienti-utenti di RH soprattuto quelle aziende o società definite “enterprise”. Red Hat, ha sostenuto il suo CEO, non vuole e non è interessata ha modelli di business basati su licenze chiuse e proprietarie, ma piuttosto è fortemente motivata a portare avanti un modello dove la comunità sviluppa software che RH propone alla aziende e che le stesse poi adottano, personalizzano e rilasciano, sempre con licenza Open Source, di nuovo alla comunità per un ulteriore fase di debug e sviluppo, chiudendo così ( o forse sarebbe meglio dire “aprendo” così) un cerchio di relazioni decisamente virtuoso per tutte le parti in gioco.
La seconda keynote è stata tenuta da John Halamka CIO(Chief Information Officer) della Harvard Medical School and Beth Israel Deaconess Medical Center, un medico con il pallino per per l’Open Source e la tecnologia, che ha raccontato di come sia sempre più evidente(almeno negli Stati Uniti) l’esigenza di formati standard da adottare nel trattamento dei dati medici per migliorare al massimo i flussi d’informazione fra le varie strutture mediche al fine di ottenere un pronto responso clinico per i pazienti. Nella sua presentazione a descritto alcuni dei sistemi tecnologici adottati da lui e basati appunto su tecnologie hardware e software standardizzate ed Open Source che favoriscono così una più facile ed economica gestione dei dati dei pazienti. Tanto per dare un numero si pensi che oggigiorno il 30% dei dati memorizzati su computers sono dati medici! Il problema è appunto che questi dati sono troppo spesso disomogenei fra loro creando così dei gravi gap digitali per loro fruizione.

La mattinata del Summit è proseguita con decine di sessioni parallele (per un quadro completo del programma vi rimando al calendario), in particolare io ho seguito una sessione dedicata all’ambiente di sviluppo Eclipse (www.eclipse.org), una dedicata la tecniche per produrre LiveCD di distribuzioni Linux( con focus su Fedora), nel pomeriggio, oltre ad aver seguito una affollata sessione sulle novità del Desktop secondo Red Hat, ho visitato il salone espositivo

dove le società partners di Red Hat ed altre coinvolte nel business dell’Open Source espongono i loro prodotti.
La giornata si è conclusa con un Party tenuto nello storico stadio di baseball dei Red Sox il FenWay Park Stadium, con birra e musica a volontà.

Per i più curiosi, per gli aggiornamenti ed i video vi rimando al link del SUmmit:
http://www.redhat.com/promo/summit/2008/index.html

Ad MAiora

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