Rilasciato OpenOffice 2.2

Il sito del PLIO (Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org ) ha recentemente annunciato il rilascio dell’ultima versione di OpenOffice 2.2.

OpenOffice.org 2.2 viene presentato come «la principale alternativa sul mercato a Office 2007, nei confronti del quale offre un percorso di upgrade molto più agevole e meno costoso. Inoltre, protegge gli utenti da tutte le più recenti vulnerabilità legate all’apertura di documenti o all’accesso di siti creati da malintenzionati».

In passato ho già fatto qualche riferimento a questa suite di programmi Open Source per la quale anche Microsoft ha dovuto prendere provvedimenti e realizzare un suo plug-in capace di leggere e salvare documenti nei formati di OpenOffice(vedi post del 9 Febbraio 2007) .
Per onor di cronaca ho anche postato un avviso di alcune vulnerabilità identificate nel codice di OpenOffice, ma chi è perfetto? L’importante è aggiornare sempre le versioni dei programmi alle ultime release.

Ma andiamo ora a vedere brevemente quali sono le novità dell’ultima versione scaricabile qui:

  • Migliore visualizzazione dei caratteri di testo;
  • è stata migliorata l’esportazione dei lavori in formato PDF;
  • la versione per Windows adotta alcune delle novità estetiche presenti in Windows Vista e presenta finestre di dialogo maggiormente integrate con il sistema operativo;
  • la versione per Mac presenta numerose ottimizzazioni tra le quali la necessità di minor
    spazio su disco, maggiore stabilità e la correzione di problemi noti quali l’esportazione nel formato PPT. La release 2.2 richiede librerie grafiche X11 e Mac OS X 10.4.x

Vorrei aggiungere come mia esperienza personale, che io ormai sono almeno 4 o 5 anni che non ho più MS Office installato, e che riesco con soddisfazione a scrivere tutti i documenti con OpenOffice Writer, tutti i miei fogli di calcolo con OpenOffice Calc, tutte le mie presentazioni con OpenOffice Impress.
Quindi concludo consigliandovi OpenOffice.org 2.2 se non avete una suite del genere o se ne avete, peggio ancora, una come MS Office ma piratata!

Apple Store a Roma

Apre nella capitale, in un centro commerciale della zona Est, il primo Apple Store, dopo Londra, del vecchio continente.

Infatti SteveJobs(fondatore della Mela) ha deciso di partire dalla nostra capitale per conquistare l’Europa con la catena di negozi interamente gestita da Apple.

All’interno dell’Apple Store, progettato secondo lo stile della Digital Life(profetizzata da Jobs), gli appassionati di questo marchio, potranno trovare, oltre a tutte le novità hadware e software, esperti a disposizione per consulenze tecniche gratuite su grafica, multimedia, editoria, etc. Si potrà partecipare a corsi, lezioni ed eventi orientati alla conoscenza del mondo Apple.
Insomma un vero e proprio spazio (sembra di 500mq) dove sperimentare e provare le “tentazioni della mela“.

Se avete occasione di andarci non mancate di scriverci un vostro commento.

Portatile Apple o Windows?

Approfittando della notizia diffusa dall’istituto di ricerca IDC, secondo cui nel 2011 le vendite di portatili supereranno le vendite dei pc desktop, vorrei cercare di rispondere a chi mi ha chiesto un consiglio su cosa scegliere tra un portatile Apple ed un portatile con sistema operativo Windows.
Prima di avventurarmi nella risposta, ci tengo a sottolineare che qui vado ad esprimere un giudizio molto personale, maturato professionalmente in ambienti di calcolo eterogenei(Windows, Apple, Unix, Linux, etc).
Scegliere fra i due sistemi operativi e quindi scegliere un portatile equipaggiato con uno dei due, ritengo che sia un po’ come decidere se scrivere con una penna stilografica o con una penna a sfera, il risultato alla fine è identico, entrambi vi permettono di mettere su carta i vostri pensieri, e così entrambi i sistemi operativi vi consentono di navigare sul web, scrivere documenti, vedere film ed ascoltare musica, ma lo stile è completamente diverso. Attenzione non faccio riferimento allo stile come esperienza estetica ma anche e soprattutto all’approccio dell’utente con lo strumento.
In questo articolo non voglio nemmeno scendere nei dettagli tecnici che potrete meglio trovare nei siti dei produttori(vedi i link in fondo), ma vorrei principalmente dare delle informazioni che aiutino a comprendere il tipo di esperienza che si può avere utilizzando un sistema piuttosto che l’altro.
Certo mi trovo di fronte ad una domanda di quelle “da un milione di dollari”, ad un quesito di quelli su cui si è scritto e si scrive tuttora molto, perché mette a confronto due filosofie di intendere il mondo dei computer, antagoniste sin dai primi anni ’70. Volendo fare un audace paragone è un po’ come dover scegliere fra “l’epicureismo” e lo “stoicismo”. Personalmente vedo l’approccio Apple molto più epicureo rispetto a quello Windows; infatti la società di Cupertino ha da sempre investito molto e creduto molto nell’estetica e nella bellezza dei propri prodotti, e nel piacere di utilizzarli; mentre a confronto i portatili armati con Windows sono sempre apparsi piuttosto essenziali, meno estetici, troppo spogli! Penso che siano pochi quelli che non riconoscano, in effetti, alla casa di Steve jobs(Apple) il primato estetico dei propri prodotti ma non sono molti invece, quelli che ne apprezzano l’aspetto tecnico o la potenza di calcolo molto più all’avanguardia del concorrente.

Prima dell’anno 2000 non avrei avuto dubbi a consigliare un portatile con sistema operativo Windows perché Apple forniva i suoi portatili di un sistema operativo (Mac OS 8 e Mac OS 9) non molto diverso dall’antagonista: mi ricordo che, come per Windows appariva la famigerata “finestra blu della morte” quando andava in crash, così sui computer Apple appariva una “bomba”, ed in entrambi i casi l’unica soluzione era riavviare il computer. Dopo l’anno 2000 Apple, però ha introdotto il sistema operativo Mac OS X che di fatto nasconde un cuore UNIX e mostra una stupenda interfaccia grafica. Questa innovazione ha trasformato radicalmente l’affidabilità delle macchine della Mela, rendendole a mio parere di classe superiore rispetto alle macchine di BigM.
Girando il mondo per lavoro ho avuto modo di conoscere esperti programmatori, gente che scrive i software che usiamo tutti i giorni, ed ho scoperto che sono molti quelli che usano i portatili Apple, perché vi trovano in una unica soluzione stabilità, potenza di calcolo e tecnologie sempre all’avanguardia senza comunque tralasciare l’estetica. Scrivo questo per sfatare un pochino la leggenda che le macchine Apple siano utilizzate solo da chi fa grafica, video o musica.
Nel frattempo a Redmond(città che ospita il quartier generale di MS), nonostante gli sforzi per migliorare il loro sistema Windows XP, si continuava a combattere contro quello che gli americani chiamano “The Blue Screen of Death”. Anche oggi dopo aver messo le mani su Vista la mia prima impressione è stata quella di una copia poco originale di Mac OS X!
Vi prego perdonate un po’ di campanilismo, ma bisogna ammettere che il sistema operativo della Apple è più stabile ed efficace.

Ovviamente chi ha da sempre lavorato con il sistema operativo Windows e volesse di punto in bianco passare a Mac OS X, dovrà mettere in conto un certo periodo di tempo per scoprire ed apprezzare al meglio il piacere dell’interfaccia, o passatemi il termine, dell’esperienza Apple.
Inoltre oggi, con le molte soluzioni di virtualizzazione delle macchine (vedi VMware, Parallels), qualora abbiate il vostro software preferito che gira solo ed esclusivamente su Windows, potrete tranquillamente continuare ad usarlo facendo appunto uso di una macchina virtuale Windows installata sul vostro sistema operativo Apple.
A proposito di software applicativi mi piace sottolineare che oltre ai tanti software commerciali disponibili per Mac, potete installare gran parte dei software Open Source sviluppati per Linux e facilmente installabili anche sul sistema operativo della Apple.

In ultima analisi vi consiglio di dare una occhiata alla vetrina Apple dei portatili e giusto per chi non vuole convincersi suggerirei un portatile Sony Vaio, per me unica alternativa esteticamente valida ai MacBook.

…ah! dimenticavo sapete che portatile ho io? non ve lo dico ma sopra c’è installato Linux e comunque se me lo regalassero accetterei volentieri un MacBook sul quale metterei in dual-boot Mac OS X e Linux. Che ci volete fare … chiamatela pure deformazione professionale!

Links:
Apple Italia
Windows XP on Intel Macs (in inglese)
2 ore col mac (posson bastare) (un punto di vista diverso dal mio con tanti commenti)
Open Source per Mac (in inglese)

Pericolo per OpenOffice

Secunia (portale specializzato nella sicurezza) ha recentemente rilasciato un bollettino al cui interno vengono segnalate pericolose falle nella suite OpenOffice.org. Il livello delle vulnerabilità è stato definito altamente critico e fa riferimento alle versioni 1.0.x, 1.1.x e 2.x.
Per ora non è stata rilasciata alcuna patch, quindi si consiglia vivamente chiunque faccia uso dei suddetti programmi, di non aprire documenti di dubbia provenienza onde evitare appunto che qualche malintenzionato possa scalare la sicurezza del vostro computer e far girare del codice maligno.Ad MAiora.

Tutti da BIG-M per ricevere la benedizione "VISTA"

E già, come ci si poteva immaginare è iniziata la corsa delle case che producono software, per conquistare il bollino “Certified for Windows Vista“; la lista dei programmi già certificati da BigM è disponibile sul sito Microsoft ed è in continua crescita; nel frattempo le applicazioni che già funzionano ed hanno iniziato il processo di certificazione vengono comunque “fregiate” del logo “Works with Windows Vista“.

Però, mi preme scriverlo, sono anche tanti i software che funzionano e girano sul nuovo sistema operativo Microsoft ma che non avranno il famigerato logo solo perché questo ha un costo elevato e non tutti possono permettersi di intraprendere il ciclo di certificazione. Questo discorso vale soprattutto per le diverse applicazioni Open Source che già girano su Vista egregiamente e che comunque non vedrete mai avere il blasone MS.

Quindi ricordatevi che c’è sempre più di una soluzione che abbia il bollino o no! E nell’incertezza chiedete e vi risponderemo.

Ad MAiora