Mac OS X Lion: Time Machine e condivisioni Samba/Windows

Grazie alla segnalazione di un attento lettore del blog, Michele Guerini (micheleguerinirocco@gmail.com), torno a parlare di come utilizzare Time Machine con dischi di rete che utilizzano il protocollo di condivisione SMB anziché il protocollo Apple AFP ; ma se nel post del 2008 “Time Machine e condivisioni Samba/Windows” avevamo visto come farlo con il sistema operativo Leopard e Snow Leopard, questa volta vediamo come farlo con Mac OS X 10.7 Lion: Leggi tutto “Mac OS X Lion: Time Machine e condivisioni Samba/Windows”

Creare icone e favicon con Ubuntu

Volete personalizzare il vostro desktop Linux Ubuntu con delle icone diverse da quelle standard? “Ma esistono già moltissimi temi” direte voi! Si lo so, ma nessuno dispone sulla cartella home dell’icona con il musetto del vostro cucciolo o del vostro avatar grafico, oppure nessun tema vi offre sulla cartella foto proprio la vostra immagine preferita.
Ed allora per realizzare icone personalizzate o favicon per le vostre pagine web, utilizzando la distribuzione Ubuntu seguite questo semplice tutorial:

Prima di tutto scegliete la vostra foto o immagine da trasformare in icona(o favicon), dovrebbe essere un file con un formato jpg, gif o png; per il mio esempio ho ovviamente scelto questa immagineQuindi con Gimp ridimensioniamo l’immagine ad una dimensione adatta per una icona da desktop, diciamo 64×80 pixel(così non è troppo piccola e si può ancora apprezzare); se invece state creando una favicon per una pagina web allora è meglio una dimensione più piccola, tipo 32×32. Per i maniaci del terminale(io) potete anche usare il pacchetto imagemagik per ridimensionare il file:

sudo apt-get install imagemagik
convert lucatortuga.gif -resize 64×80 lucatortuga_icona_64x80.png

Il comando convert fa parte del pacchetto “imagemagik” e come si può vedere prende un file immagine (in questo caso .gif) in ingresso e lo ridimensiona “-resize” alla dimensione desiderata (nel mio caso 64×80)

Ora, sempre dal terminale installiamo dal repository Ubuntu il pacchetto icoutils

sudo apt-get install icoutils

quindi digitate

icotool -c -o lucatortuga.ico lucatortuga_icona_64x80.png

questo comando crea (-c) a partire dal file “lucatortuga_icona_64x80.png” un file di output (-o) con il nome “lucatortuga.ico” che è appunto la nostra icona.

Non resta che associare l’icona appena creata alla cartella che preferite, se per esempio è la vostra home della Scrivania, cliccateci sopra con il tasto destro ed aprite le proprietà, quindi trascinate l’icona creata sull’icona attuale della cartella

Tutto qui. Semplice no?
Se poi volete ripristinare l’icona originale basta riaprire la finestra proprietà della cartella home, cliccare sull’icona in alto a sinistra e nella ulteriore pagina che si apre cliccare il pulsante in basso “ripristina”.

Per utilizzare questa icona nel vostro sito internet, copiate il file “.ico” nella directory principale del sito( o ovunque teniate le immagini) quindi aggiungete una delle due seguenti linee di html al sorgente della home page prima del tag di chiusura </head>:

<link rel="shortcut icon" href="lucatortuga.ico">

oppure in conformità allo standard del W3C Consortium

<link rel="icon" href="http://<percorso>/lucatortuga.ico" />

Ora sbizzarritevi con la vostra fantasia e…

Ad MAiora

iPhoto: come importare foto offline

Fonte: http://www.macworld.com

iPhoto è un programma molto comodo, senza troppi “fronzoli”, ovviamente già incluso in Mac OS X, che vi permette di gestire tutte le vostre foto digitali. Scopo d questo articolo è mostrare un sistema alternativo, a quello canonico del programma, d’importare foto al suo interno.
iPhoto è, ovviamente, in grado di importare direttamente dalla vostra fotocamera o da cartelle contententi già altre foto e per fare questo generalmente si lavora dal suo interno eseguendo le diverse funzioni d’importazione e gestione(nella versione ’09 c’è anche integrato un sistema di gestione batch delle cartelle da importare). Ma come fare se dovete gestire l’importazione di molte foto, magari prese da un amico e scaricate sulla vostra pennetta USB, oppure che avevate salvato su di un altro supporto digitale(DVD, CD, etc) e che ora volete aggiungere alla vostra libreria iPhoto?. La soluzione è a portata di mano nascosta nel bundle con cui il programma salva la libreria. Cerchiamo di capirci meglio:
iPhoto memorizza tutte le immagini in un bundle file del Finder che però altro non è che una cartella contenente al suo interno una “speciale cartella” in grado di attivare automaticamente l’importazione di file in iPhoto, semplicemente trascinando i file(le foto da importare) su questa speciale cartella. Sfruttando questa “speciale cartella” noi ci possiamo creare il nostro strumento di auto-importazione per iPhoto. Fin qui le mie chiacchiere potrebbero solo avervi confuso ma come vedrete nelle prossime righe, il tutto è veramente semplice! Go Ahead.
Nel Finder navigate fino a trovare il file della libreria iPhoto che normalmente sta nella vostra cartella Utenti –>nomeutente –> Immagini

quindi fate Control-click(o tasto destro del mouse) sulla libreria e dal pop-up menu selezionate la voce Mostra contenuto pacchetto; si aprirà così una nuova finestra all’interno della quale vedrete una cartella, la “speciale” Auto Import, create di quest’ultima un alias sulla vostra scrivania o dove meglio credete. L’alias si può creare dal menù che si apre con il tasto destro, oppure tenendo premuto i tasti Command e Option e trascinando la cartella. Ricordatevi che gli alias nel Finder si distinguono dagli altri file per la “freccietta nera” in basso a destra dell’icona.
Ora se volete, ma non è obbligatorio, potete anche rinominare l’alias(per es. “Importatore x iPhoto”). Praticamente il vostro tool è pronto: Quando dovete importare delle foto semplicemente mettetele/trascinatele dentro a questa cartella-alias e se iPhoto è già aperto importerà immediatamente le foto, altrimenti, e qui sta il bello, le foto saranno importate la prossima volta che aprite iPhoto.
Ultimo consiglio, se ricevete molte foto via e-mail potreste crearvi un filtro che ve le salvi direttamente nella cartella-alias “Importatore x iPhoto”, così facendo avreste un sistema molto rapido di mettere tutte le foto provenienti dal e-mail direttamente nella vostra libreria iPhoto.

Ad MAiora

Thunderbird: organizzare e compattare le cartelle

Recentemente mi sono trovato a dover aiutare un utente che all’improvviso aveva problemi con il noto client di posta elettronica Thunderbird.
Cosa gli succedeva? Alcuni messaggi che metteva nel cestino, non venivano cancellati quando si dava il comando “Svuota cestino” ed anzi riapparivano nella cartella Inbox; inoltre aveva notato un notevole rallentamento del programma.
Il problema è di fatto ampiamente trattato un po’ ovunque nel web(tra blogs, pagine di supporto e forum) e se il mio utente avesse seguito i consigli, già presenti sul sito del Supporto Mozilla per Thunderbird, non si sarebbe trovato in questa situazione; ma è anche vero che bisogna far lavorare gli informatici 🙂 , e non sempre e non tutti abbiamo la voglia ed il tempo di leggere tutti i manuali e le pagine web dei programmi che usiamo.
Così “riappunto” qui, per me e per chi ne abbia bisogno, alcuni semplici suggerimenti che hanno di fatto risolto il problema del mio utente:

  1. Organizzare sempre la vostra posta in più mailbox e non lavorare con l’unica mailbox “Posta in Arrivo”. Questo evita al software di dover gestire migliaia di messaggi in un unico file(perché dovete sapere che ogni mailbox è di fatto un file). Un esempio di organizzazione delle mailbox potrebbe essere: una per la posta di lavoro “Lavoro”; una per la posta personale “Privata”, una per la posta proveniente dagli amici “Amici”, etc. etc. In questa gestione possono essere ovviamente comodi i filtri con cui smistare i messaggi nelle varie mailbox.
  2. Compattare frequentemente le cartelle (voce che si trova nel menù File->Compatta cartelle). Questa operazione permette al programma di aggiornare gli indici dei messaggi e cancellare realmente i messaggi dal Cestino, che di fatto anche quando si da il comando “Svuota Cestino” in effetti rimangono nella memoria del disco fino a quando non si compatta la cartella;
  3. Utilizzare estensioni come Purge! 0.4 che servono proprio a facilitare l’operazione di compattamento e manutenzione delle cartelle.

Comunque se ci si trova in una condizione anomala come quella da me descritta, bisogna provare a cancellare manualmente i file indice: questi file hanno estensione “.msf” e si trovano nella cartella della posta. Ad esempio: la posta in arrivo è contenuta nel file inbox (senza estensione), il file indice è il file inbox.msf. Una volta cancellati i file indice, riavviare Thunderbird, che provvederà a rigenerare gli indici per tutte le cartelle visualizzate. Questa operazione dovrebbe essere sufficiente a rimettere “in forma” il programma ed eliminare certi fastidiosi inconvenienti.

Ad MAiora
http://www.mozillaitalia.it/thunderbird/faq.html